mercoledì 14 ottobre 2009

Intelligenza Artificiale: agenti intelligenti

I sistemi che sono intelligenti secondo la quarta definizione vengono detti "agenti razionali". Il termine razionale deriva direttamente dalla definizione considerata; parlando di agenti si intende una qualunque entità che percepisce l'ambiente tramite sensori e agisce tramite attuatori.



L'agente razionale quindi percepisce lo stato dell'ambiente in cui opera, prendendo una decisione relativa al compito che deve eseguire per poi agire e in modo ciclico continua a percepire-decidere-agire.
Le decisioni possono essere viste come una funzione che mette in relazione un insieme, o meglio, una sequenza di percezioni con un'azione che l'agente può compiere. Questa è detta funzione agente e viene implementata tramite un programma, detto anch'esso agente. Affinché l'agente si comporti in modo razionale, la funzione deve essere progettata opportunamente.
Fin'ora si è parlato di razionalità in modo generico, ma , per proseguire nello studio bisogna definire meglio cosa si intende. Si definisce in primo luogo un criterio che renda possibile valutare il successo del comportamento di un agente, detto misura di prestazione. Risulta ,importante e allo stesso tempo complesso, definire una corretta misura di prestazione. Questa infatti è il punto di partenza per una definizione di agente razionale, ovvero:
Per ogni possibile sequenza di percezioni, un agente razionale sceglie l'azione che massimizza il valore atteso della sua misura di prestazione date le informazioni disponibili fino a quel momento.
Data questa definizione si osserva che l'agente non è onnisciente poichè non è possibile pretendere che preveda il futuro ed in particolare non può considerare tutte le incertezze che caratterizzano gli eventi nel mondo reale.

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